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al testo di Gil
Il cieco
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Qualcuno dovrà dirlo che l'uomo diventato cieco ora ammira la bellezza delle stelle, perché non vi è alcuna notte che ne possa dimenticare il nome e di ogni stella e dell'uomo cieco senza più nomi da imparare a memoria.
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Laura Turra
- 15/10/2018 11:35:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Non cè nessun buio che possa oscurare "la bellezza delle stelle", neppure quello degli occhi (o quello dellanima). E la cecità, forse, può qui anche essere intesa come la possibilità di esplorare una dimensione diversa delle cose o, se si vuole, la capacità di "vedere" la realtà in maniera più intensa rispetto a quella che possono analizzare degli occhi. Ti chiedo perdono, Gil, per questo commento che magari si è spinto un po oltre le intenzioni del tuo testo, sono queste, però, le riflessioni che mi ha suscitato. Un sempre caro abbraccio
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